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Gli Ausiliari al traffico possono elevare multe anche fuori da strisce blu

Piu’ potere ai 'vigilini'. A stabilirlo e’ la Corte di Cassazione secondo cui gli ausiliari del traffico, dipendenti dalla societa’ concessionaria del parcheggio a pagamento, possono multare le auto in divieto di sosta anche fuori dalle strisce blu.
Il motivo e’ semplice. Il loro potere, nel caso di aree in concessione, sottolineano i giudici, ''non e’ limitato a rilevare le infrazioni strettamente collegate al parcheggio stesso (ovvero il mancato pagamento della tariffa o il pagamento effettuato in misura inferiore al dovuto, l'intralcio alla sosta degli altri veicoli negli appositi spazi), ma e’ esteso anche alla prevenzione ed al rilievo di tutte le infrazioni ricollegabili alla sosta nella zona oggetto della concessione, in relazione al fatto che nella zona la sosta deve ritenersi consentita esclusivamente negli spazi concessi e previo pagamento della tariffa stabilita''.
Applicando questo principio, la Suprema Corte ha ripristinato una multa per divieto di sosta elevata ad un'automobilista da un ausiliare del traffico e annullata dal giudice di pace di Parma perche’ l'area era estranea alla competenza della societa’ concessionaria in quanto al di fuori delle strisce blu.
Contro l'annullamento della multa ha fatto ricorso in Cassazione il comune di Parma, rilevando di avere affidato in concessione la gestione del parcheggio a pagamento in tutte le aree del centro cittadino, a prescindere dal fatto che fossero state contrassegnate da righe blu. La Cassazione ha accolto il ricorso, sottolineando che ''ogni infrazione alle norme sulla sosta in tali zone puo’ essere rilevata dagli ausiliari dipendenti della societa’ concessionaria, essendo quest'ultima direttamente interessata al rispetto dei limiti e dei divieti per il solo fatto che qualsiasi violazione incide sul suo diritto alla riscossione della tariffa medesima''.

- CASSAZIONE CIVILE, Sezione II, Sentenza n. 20558 del 06/10/2007

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