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Lesioni da incidente stradale. Più tempo per chiedere il risarcimento

Si allungano più del doppio i tempi per chiedere il risarcimento dei danni per le lesioni provocate da incidenti stradali. Le sezioni unite, con una decisione destinata a produrre effetti su migliaia di casi, fanno marcia indietro rispetto ad una sentenza del 2002 e tendono una mano alle vittime della strada che potranno agire in giudizio per farsi risarcire il danno fino a cinque anni dopo il sinistro.

La Cassazione conferma il secondo ergastolo per Angelo Izzo

E' definitivo il secondo ergastolo per il 'mostro del Circeo' Angelo Izzo, accusato di aver ucciso Maria Carmela Linciano e la figlia di 14 anni Valentina Majorano, rispettivamente moglie e figlia di un suo ex compagno di cella, Giovanni Majorano, affiliato alla Sacra corona unita.
Madre e figlia vennero uccise nel 2005 a Ferrazzano, in provincia di Campobasso, e seppellite nel giardino di una villa nella quale erano state attirate. La Prima sezione penale della Cassazione non ha accolto il ricorso presentato da Izzo, respingendo l'ipotesi difensiva in base alla quale l'imputato sarebbe seminfermo di mente.
Angelo Izzo era stato gia' condannato all'ergastolo, con sentenza definitiva, per il massacro del Circeo: il 30 settembre 1975 insieme con Andrea Ghira e Gianni Guido uccise Rosaria Lopez mentre la sua amica Donatella Colasanti sopravvisse alle violenze sessuali e alle percosse.
Le due vittime di Ferrazzano erano state assassinate durante un periodo di semiliberta' ottenuto lavorando presso una fittizia cooperativa sociale.

Caso Eluana Englao: La sentenza per esteso della Cassazione

Sul Portale Giuridico www.litis.it potrete trovare il testo completo della sentenza della Sentenza delle Sezioni Unite Civili della Cassazione che hanno dichiarato inammissibile per "difetto di legittimazione" il ricorso della Procura di Milano contro il provvedimento del luglio scorso sulla vicenda di Eluana Englaro.

La fedelta' tra fidanzati non riveste un'aspettativa giuridicamente rilevante

Basta attribuire liason, vere e presunte che siano, a chi e' fidanzato. L'altola' arriva dalla Cassazione per la quale, anche se "la fedelta' tra fidanzati" non riveste "un'aspettativa giuridicamente rilevante", descrivere una persona come "capace di tradire la fiducia del fidanzato costituisce condotta idonea ad esporla al pubblico biasimo, e conseguentemente a ledere la sua reputazione".

- Cassazione Penale, Sezione V, Sentenza n. 40359/2008

E' molestia inviare sms volgari o offensivi

L'invio di sms 'petulanti' e a 'contenuto erotico' che 'infastidiscono il destinatario' e' da considerare come molestia. Lo ha stabilito la Cassazione, che ha condannato un ragazzo pugliese per aver inviato sms erotici a una giovane. La Suprema corte ha infatti sostenuto che la vittima che riceve i messaggini sul cellulare non puo' non leggerli per verificarne il contenuto.
Nell'ottobre del 2007, il Tribunale di Taranto aveva condannato un ragazzo di 20 anni, che aveva spedito messaggi ad una ragazza con frasi che lo stesso tribunale aveva sottolineato come di evidente 'volgarita' e offensivita".
Al tentativo di ricorso della difesa, i giudici della Cassazione hanno confermato la condanna perche' 'l'invio di sms da sistemi telefonici mobili o fissi che recano disturbo del destinatario, non essendo assimilabile a l'invio di messaggio di tipo epistolare' integra la molestia in quanto il destinatario 'e' costretto a percepirli, con corrispondente turbamento della quiete e della tranquillita' psichica, prima di poter individuare il mittente, il quale cosi' realizza l'obiettivo di arrecare disturbo al destinatario'.

Le Sezioni Unite cancellano il "danno esistenziale" - Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 26973/2008

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con una sentenza destinata a diventare una pietra miliare nel groviglio giurisprudenziale in materia di risarcimento danni, ha di fatto cancellato il c.d. danno esistenziale, giudicato una duplicazione del danno biologico e del danno morale.

Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 26973/2008