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Vietato monitorare gli accessi ad internet dei dipendenti - Garante Privacy 02/04/2009

Con il provvedimento datato 02/04/2009, Il Garante per la protezione dei dati personali ha affermato l'illegittimità ed illiceità del comportamento finalizzato a monitorare in modo sistematico e continuativo la navigazione in Internet dei lavoratori dipendenti., attraverso l'utilizzo di specifici software.


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Le offese pronunziate nei reality non costituiscono reato - CASSAZIONE PENALE, Sezione V, Sentenza n. 37105 del 23/09/2009

Nei reality tv le offese non sono un reato. Lo ha stabilito la Cassazione rilevando che simili programmi hanno la "caratteristica di sollecitare il contrasto verbale tra i partecipanti e i concorrenti ne sono perfettamente consapevoli". La sentenza della Suprema Corte ha respinto così la domanda di risarcimento avanzata da Franco Mancini, concorrente di "Survivor" definito "pedofilo" da un altro partecipante della trasmissione.

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Le madri separate devono favorire l'incontro dei figli col padre - CASSAZIONE CIVILE, Sentenza n. 34838/2009

Tollerenza zero nei confronti delle madri separate che, nonostante la "ritrosia" del figlio ad incontrare il padre non affidatario, non si prodigano per "favorire" gli incontri con il genitore. Lo sottolinea la Cassazione che, nel convalidare una condanna a sei mesi di reclusione per mancata esecuzione dei provvedimenti del giudice nei confronti di una mamma della Liguria, ha evidenziato come un atteggiamento del genere, lungi dal "tutelare l'effettivo interesse" del minore, denoti "il proposito di vulnerare l'interesse del marito a frequentare il figlio in costanza di separazione coniugale".

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LODO ALFANO: AVVOCATO STATO, NESSUN 'AVVERTIMENTO' A CONSULTA

'Alla Corte Costituzionale non ci permettiamo di mandare avvertimenti di qualunque tipo sulle possibile conseguenze negative di un pronuncia di incostituzionalita' del 'lodo Alfano'.Le dimissioni di una delle cariche previste dalla legge sono state ipotizzate solo in via teorica ed estrema' L'avvocato generale dello Stato, Oscar Fiumara, interviene all'indomani della pubblicazione della memoria depositata alla Consulta a nome del Presidente del Consiglio ('lo prevede l'art. 20 della legge 87 del 1953') per difendere la 'ratio' della norma che sospende i processi nei confronti delle quattro piu' alte cariche dello Stato. 'In 133 anni di attivita' - dice Fiumara - l'Avvocatura generale ha sempre parlato in linea di diritto. E infatti la memoria scritta dal collega Glauco Nori non si riferisce mai ad alcuna delle persone attualmente in carica. Noi prendiamo in considerazione solo le quattro cariche interessate dal Lodo, e fra esse il presidente del Consiglio, chiunque sia oggi o domani il titolare della carica. Perche' se la legge verra' dichiarata legittima sara' applicabile anche in futuro'.
A chi gli fa notare che nella memoria dell'Avvocatura generale dello Stato si cita piu' volte il rischio di dimissioni del premier attraverso argomentazioni non solo di carattere tecnico, Fiumara ribadisce che si e' 'parlato di ipotesi teoriche portate all'estremo per rilevare la delicatezza delle questioni'. Forse ci si poteva aspettare una arringa piu' passionale da parte del difensore privato di Berlusconi che non dall'Avvocatura generale dello Stato? 'Ognuno ha il suo stile. In verita' - risponde Fiumara - mi sembra che nella memoria dell'avv. Nori, che ho letto e condiviso prima del suo deposito, vi fosse un grande rigore scientifico, con una serie di concatenazioni logiche che invitano la Corte a valutare la ragionevolezza della legge'. Una 'ratio' che - ripete Fiumara - 'si puo' verificare nella necessita' di contemperare due interessi fondamentali: quello generale a che il presidente del Consiglio svolga le funzioni pubbliche previste dalla Costituzione, e quello privato perche' possa difendersi nel caso in cui sia imputato' di un reato extrafunzionale. In altre parole, o il premier governa o passa il tempo nelle aule di giustizia, sotto i riflettori dei media e scontando la lunghezza dei tempi della giustizia italiana. Il 'lodo' prevede una soluzione che non e' un'immunita' ('altrimenti si' che sarebbe stata necessaria una legge costituzionale'), ma una sospensione temporale del processo. 'Se questa sia la scelta migliore ce lo dira' la Corte Costituzionale - prosegue Fiumara - Pronostici non ne faccio mai. Ma ci tengo a ribadire che la memoria dell'Avvocatura generale dello Stato non e' assolutamente fuori dalle righe' ne' ha inviato alla Corte un avvertimento per conto di chicchessia'.

Caso Unipol: Fazio, Consorte e Fiorani rinviati a giudizio

L'ex numero uno di Unipol, Giovanni Consorte, il suo vice Ivano Sacchetti e l'ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio sono stati rinviati a giudizio insieme ad altri imputati a Milano nell'ambito della vicenda del tentativo di scalata a Bnl da parte di Unipol.
L'udienza si terrà il primo febbraio prossimo davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Milano. Il giudice ha mandato a processo tra gli altri anche l'allora direttore generale di Unipol, Carlo Cimbri, i banchieri Giovanni Zonin e Giovanni Alberto Berneschi, ai tempi rispettivamente presidente di Banca Popolare di Vicenza e Carige, e anche tutti i cosiddetti contropattisti tra cui gli immobiliaristi Stefano Ricucci e Danilo Coppola e Vito Bonsignore. Tra gli imputati prosciolti ci sono le banche Nomura e Credit Suisse First Boston con i loro esponenti e l'imprenditore Marcellino Gavio. Tra i rinvii a giudizio c'e' anche Deutsche Bank e inoltre la stessa compagnia assicuratrice Unipol.

Il fisco italiano pignora gli orecchini di Maradona

Equitalia è tornata oggi all'attacco per recuperare parte del noto ed ingente debito che Diego Armando Maradona ha nei confronti del fisco italiano. A renderlo noto la stessa Equitalia. L'ufficiale di riscossione e i militari della Guardia di Finanza si sono presentati in mattinata presso l'Hotel di Merano, dove l'ex campione argentino sta soggiornando per un ciclo di cure, e hanno proceduto, oltre che alla notifica, al pignoramento immediato di orecchini del valore di circa 4mila euro.
La partecipazione della Guardia di Finanza al pignoramento operato nei confronti di Maradona rientra nel rapporto di collaborazione che le Fiamme Gialle e gli agenti della riscossione hanno instaurato fin dal 2008, per migliorare la resa e l'efficacia della fase di effettivo recupero dei crediti fiscali vantati dall'erario nei confronti degli evasori fiscali.

Maggiore rispetto per gli anziani - CASSAZIONE PENALE, Sezione V, Sentenza n. 36039/2009

Insultare un anziano non è mai scusabile, anzi: l’offesa, in tal caso, assume una maggiore gravità. Lo si evince dalla sentenza n. 36039 della V Sezione Penale con cui la Cassazione ha rigettato il ricorso di un uomo che si era rivolto ad una signora ultraottantenne dandole della “stronza”

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Biotestamento: Il Tar Lazio dice no alla alimentazione imposta

''I pazienti in stato vegetativo permanente, che non sono in grado di esprimere la propria volonta' sulle cure loro praticate o da praticare non devono in ogni caso essere discriminati rispetto agli altri pazienti in grado di esprimere il proprio consenso, e possono, nel caso in cui loro volonta' sia stata ricostruita, evitare la pratica di determinate cure mediche nei loro confronti''.

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Non c'è obbligo di tradurre le sentenze in latino del Tribunale Ecclesiastico- CASSAZIONE CIVILE, Sezione I, Sentenza n. 19808/2009

Per le sentenze in latino con le quali la Chiesa annulla un matrimonio non esiste ''l'obbligo della traduzione nella lingua italiana''. Lo rileva la Cassazione occupandosi di un caso di delibazione di una sentenza eccelesiastica che ha dichiarato la nullita' di un matrimonio di una coppia marchigiana con un figlio a causa dell'immaturita' del coniuge.

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Il risarcimento da infiltrazioni spetta solo a chi era proprietario all'epoca del danno - CASAZIONE CIVILE - Sentenza n. 15744/2009

Se dal tetto condominiale l'acqua piovana s'insinua nelle pareti dell'appartamento e provoca un'infiltrazione, il risarcimento per il danno patito dall'immobile spetta solo alla persona che è proprietaria del bene al momento dell'evento lesivo. Lo stabilisce la sentenza n. 15744/2009 della Suprema Corte di Cassazione.

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Se il marito insulta la suocera, deve risarcire la moglie - CASSEZIONE PENALE, Sentenza N. 35874/2009

Confermata, dalla Cassazione, la condanna al risarcimento dei danni a carico di un marito che durante un litigio violento con la moglie ne aveva offeso la madre rivolgendo, nei confronti della suocera non presente alla discussione, epiteti ingiuriosi molto volgari. La Suprema corte, infatti, con la sentenza 35874, ha respinto la richiesta del marito imputato di ingiuria e lesioni, Luigi D.B., di non considerare valida la querela presentata dalla moglie Federica C. in quanto per le parolacce proferite avrebbe dovuto presentare denuncia la suocera offesa e non la figlia.


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L’abrogazione dell’amministrazione controllata determina l’abolizione del reato di bancarotta societaria - CASSAZIONE Penale 24468 /2009

Le Sezioni Unite hanno stabilito che l’abrogazione dell’istituto dell’amministrazione controllata e la soppressione di ogni riferimento ad esso contenuto nella legge fallimentare ad opera dell’art. 147 d. lgs. n. 5/2006 hanno determinato l’abolizione del reato di bancarotta societaria connessa alla suddetta procedura concorsuale di cui all’art. 236, comma secondo, r.d. n. 267/1942, con conseguente operatività della regola di cui al secondo comma dell’art. 2 c.p. e, nel caso sia intervenuta condanna definitiva per tale reato, della disciplina di cui all’art. 673 c.p.p., ai fini della revoca della relativa statuizione.

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A Milano la prima condanna per clandestinità

Prima condanna a Milano per il reato di clandestinità introdotto dal nuovo pacchetto sicurezza. Un algerino, Omar Rouis è stato condannato dal giudice di pace di Milano alla pena pecuniaria di 5 mila euro, sostituita dall'espulsione dall'Italia per almeno 5 anni. L'uomo si trova in carcere in quanto ha già riportato una condanna a 1 anni e quattro mesi per spaccio. Il pm aveva appunto chiesto la condanna a 5 mila euro.

Avv. Elena Pompeo: Il danno da fumo

Le ultime pronunce giurisprudenziali potrebbero aprire le porte ad una serie di processi contro l’ Ente Tabacchi Italiana (oggi sostituito dalla BritIsch American Tabacco). In particolare la sentenza della Corte di Appello di Roma n. 1015 del 7 Marzo 2005 confermata anche dalla Cassazione (sentenza n. 22884 del 30 Ottobre 2007) con la quale la Corte di Appello di Roma ha accolto la richiesta di risarcimento dei danni subiti da parte degli eredi di un fumatore deceduto nel 1991 a causa di un tumore al polmone causato dal fumo.

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Lodo Alfano. Per l'Avvocatura dello Stato la bocciatura mette a rischio le funzioni del Premier

"Il titolare di funzioni di massimo rilevo politico non solo deve avere la serenità sufficiente per il loro esercizio corretto ma prima di tutto deve essere sottratto a ogni condizionamento". E "talvolta la sola minaccia di un procedimento penale può costringere alle dimissioni prima che intervenga una sentenza e anche quando i sospetti diffusi presso la pubblica opinione si sono poi dimostrati infondati". Pertanto una bocciatura da parte della Corte Costituzionale del lodo Alfano comporterebbe un "pericolo di danno all'esercizio di funzioni che, in quanto elettive, trovano una tutela diffusa nella Costituzione".

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UCCISO DAVANTI OSPEDALE A PRATO, ARRESTATA ITALIANA DI ORIGINE ROM

PRATO - Aida Halilovic, la giovane di 22 anni arrestata per l'omicidio dell'uomo di 72 anni avvenuto la notte scorsa a Prato davanti al pronto soccorso dell'ospedale di Prato, ha cittadinanza italiana ed è di etnia rom. A Prato, dove è nata nel 1987, vive nella casa di proprietà del padre. Secondo quanto si apprende dal Comune di Prato, la giovane, insieme ai fratelli e al genitore, sarebbe stata seguita fino ad alcuni anni fa dai servizi sociali. Poi, in seguito all'acquisto della casa e in considerazione del fatto che il nucleo familiare poteva mantenersi da solo, l'amministrazione avrebbe revocato gli aiuti. La giovane appartiene a un ramo di una grande famiglia rom insediatasi a Prato alla fine degli anni Sessanta, acquisendo poi la cittadinanza italiana.

ITALIANI NON PAGANO IL CONDOMINIO, PIU' CAUSE IN TRIBUNALE

ROMA - La crisi morde il portafoglio e gli italiani "saltano" il versamento delle rate del condominio. L'effetto è quello di un aumento consistente, dell'8,2% in un solo anno, delle cause condominiali che nel 65% dei casi sono rappresentante da istanze per richiedere pagamenti. In un anno, comunque, sono state 180.000 le nuove cause. E' questo lo spaccato che emerge dal terzo 'Rapporto sui condomini italiani', realizzato dall'Associazione nazionale degli amministratori condominiali e immobiliari (Anaci) e dal Censis servizi. In realtà, rileva il Rapporto, l'80% degli episodi di litigiosità si risolve nell'ambito delle riunioni di condominio, il 12% delle liti trova una conciliazione dopo aver dato avvio ad un contenzioso legale che poi viene abbandonato e l'8% si risolve con la sentenza di un tribunale o di un giudice di pace. Un'analisi di dettaglio delle cause civili, sopravvenute presso il Tribunale ordinario di Roma e gli Uffici del giudice di pace, indica inoltre che le cause in ambito condominiale rappresentano solo poco più del 4% sul totale dei procedimenti civili accolti complessivamente. "In base a queste cifre si può calcolare - aggiunge il rapporto - che in un anno i tribunali italiani abbiano accolto 106.000 nuove cause di natura condominiale e i giudici di pace 78.000, per un totale di 184.000 procedimenti sopravvenuti". Il Rapporto segnala però che il numero dei procedimenti potrebbe registrare un'ulteriore impennata. Secondo quanto emerge dallo studio infatti "il disegno di legge sulla riforma condominiale, in questi giorni all'esame in Senato, impone all'amministratore di condominio di recuperare i crediti in tempi strettissimi. Se infatti, entro 120 giorni di morosità, l'amministratore non richiede al giudice l'emissione di un decreto ingiuntivo, risponderà personalmente delle somme non riscosse e il suo mandato potrebbe essere revocato dall'assemblea". "Ogni anno ci sono circa 120.000 cause - evidenzia Carlo Parodi, direttore del centro studi Anaci - tra decreti ingiuntivi, opposizioni a decreti ingiuntivi, opposizioni a sanzioni amministrative e opposizioni a esecuzioni che invadono la lenta macchina della giustizia generando un costo enorme per la società". Secondo Parodi la soluzione sarebbe invece quella promuovere l'utilizzo "di strumenti alternativi, come le negoziazioni, i sistemi di fideiussione, la creazione di fondi rischi".

SANAA UCCISA PER IL SOGNO DI INTEGRARSI, OGGI L'AUTOPSIA

E' morta per dissanguamento Sanaa Dafani, la ragazza marocchina di 18 anni uccisa martedì a coltellate in un bosco a Montereale Valcellina (Pordenone). Per stabilire con precisione quale sia stata la ferita che ha causato l'emorragia letale bisognerà attendere l'autopsia di oggi. Secondo i primi rilievi, Sanaa presenta varie ferite in diverse parti del corpo, compresa la gola dove potrebbe essere stata raggiunta da una o più coltellate che potrebbero poi essere risultate mortali.

AUSTRALIA: STUPRA LA FIGLIA PER 30 ANNI, ARRESTATO

SYDNEY - In un caso simile a quello dell'austriaco Josef Fritzl, che tenne rinchiusa la figlia per 24 anni avendo con lei sette figli, un uomo è stato arrestato in Australia e incriminato di una serie di reati di sesso e di incesto commessi con la figlia in un arco di 30 anni. L'uomo, oltre 60 anni, dovrà comparire in tribunale in novembre, per rispondere di circa 80 capi d'imputazione, fra cui stupri e minacce di morte. I test del dna avrebbero stabilito che l'uomo è il padre dei quattro figli della donna, uno dei quali morto poco dopo il parto, tutti nati in ospedale ma senza il nome del padre sui certificati di nascita. La notizia è stata rivelata in esclusiva dal quotidiano di Melbourne Herald Sun, secondo cui l'uomo aveva iniziato a stuprare la figlia quando aveva ancora 11 anni, minacciandola di violenze contro la madre. E' stato arrestato in febbraio dopo che la figlia aveva raccontato tutto ad un poliziotto, ma un tribunale aveva emesso un ordine di soppressione. Il ministro dei servizi alla comunità, Lisa Neville, ha ordinato un rapporto urgente sul caso: "Non so quale coinvolgimento abbiano avuto la polizia, il mio dipartimento o altre agenzie, negli ultimi 30 anni", ha ammesso.