Sentenze, Giustizia & Dintorni (a cura dell' Avv. Marco Martini e in collaborazione con il Portale giuridico Litis.it)
Chi impone raccomandati rischia la concussione - CASSAZIONE PENALE, SENTENZA N. 38617/2009
Anche i disabili devono pagare il parcheggio nelle Strisce blu - CASSAZIONE CIVILE, Sentenza n. 21271/2009
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Il magistrato deve essere estraneo alla politica dei partiti e dei suoi metodi - CORTE COSTITUZIONALE, Sentenza n. 224 del 17/07/2009
Confisca per equivalente. Ammisibile solo per il prezzo e non anche per il profitto del reato - CASSAZIONE PENALE, Sezioni Unite Sentenza n. 38691 del 06/10/2009
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Attesa per la sentenza sul Lodo Alfano
Sollevata questione di costituzionalità della legge sulla immigrazione
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Minacce di morte per il giornalista Sandro Ruotolo
Ragazzine indotte alla prostituzione, arrestata anche una madre
Non punibili le offese dell'avvocato durante l'arringa - CASSAZIONE PENALE, Sez. V, Sentenza n. 35880 del 16/09/2009
Per il riconoscimento della c.d. "immunità giudiziale", prevista dall’art.598 c.p., è necessaria l’esistenza di un nesso logico tra le offese e l’oggetto della causa, donde solo gli insulti del tutto estranei a detto oggetto vengono ad integrare i reati di ingiuria o di diffamazione.
Lodo Mondadori: Le motivazioni della sentenza
Silvio Berlusconi è "corresponsabile della vicenda corruttiva" alla base della sentenza con cui la Mondadori fu assegnata a Fininvest. Lo scrive il giudice Raimondo Mesiano nelle 140 pagine di motivazioni con cui condanna la holding della famiglia Berlusconi al pagamento di 750 milioni di euro a favore della Cir di Carlo De Benedetti. "E' da ritenere - scrive il giudice -, 'incidenter tantum' e ai soli fini civilistici del presente giudizio, che Silvio Berlusconi sia corresponsabile della vicenda corruttiva per cui si procede".
Lodo Alfano: il ministro, attendiamo fiduciosi la decisione della Corte Costituzionale
"Attendiamo fiduciosi la decisione della Corte", ha ribadito il ministro della Giustizia Angelino Alfano, alla vigilia dell'attesa sentenza della Corte Costituzione sul lodo che porta il suo nome.
E' morto il giurista Gino Giugni
E' morto il giurista nonchè ex ministro del Lavoro Gino Giugni. Secondo quanto si è appreso, il 'padre' dello Statuto dei lavoratori è deceduto a Roma dopo una lunga malattia. Aveva 82 anni.
Perchè Napolitano ha promulgato lo "scudo fiscale"
Ecco quanto riportato sul sito ufficiale della Presidenza della Repubblica a proposito delle motivazioni sulla pronulgazione del c.d. Scudo Fiscale (legge di conversione del Decreto-legge 3 agosto 2009, n. 103, recante disposizioni correttive del Decreto-legge anticrisi n. 78 del 2009):
"Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha esaminato attentamente, seguendone l'intero percorso parlamentare, la legge di conversione del decreto-legge 3 agosto 2009, n. 103, recante disposizioni correttive del decreto-legge anticrisi n. 78 del 2009, approvata definitivamente dalla Camera dei Deputati dopo la posizione da parte del Governo della questione di fiducia sul testo trasmesso dal Senato.Si osserva innanzitutto che la complessiva disciplina dello scudo fiscale comprese le ulteriori modificazioni introdotte in materia nel testo del decreto-legge n. 103 del 2009 - disciplina che più correttamente avrebbe dovuto trovare collocazione nel testo originario del decreto-legge anticrisi - comporta scelte di merito che rientrano nella esclusiva responsabilità degli organi titolari dell'indirizzo politico di governo.
Un limite per le retribuzioni manager della PA
Tetto alle retribuzioni dei manager di amministrazioni statali e societa’ partecipate, ma riguarda solo i compensi per incarichi aggiuntivi. Che non potranno superare i 280mila euro,il trattamento economico annuale complessivo del Primo presidente della Corte di Cassazione. C’e’ stato ieri il via libera del CdM al regolamento che disciplina la materia. Il provvedimento – proposto dal ministro Renato Brunetta- dovra’ incassare il parere del consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari.
Il Capotreno può controllare i documenti dei passeggeri - CASSAZIONE PENALE, Sentenza 38389/2009
Il capotreno e i controllori possono chiedere ai viaggiatori a bordo dei treni i documenti di identità per rilevare le generalità di chi infrange le regole di viaggio. Lo sottolinea la Cassazione rilevando che "anche dopo la trasformazione delle Ferrovie dello Stato in spa, gli addetti alle ferrovie che come il capotreno o il controllore dei biglietti provvedono alla contestazione dei fatti e alle relative verbalizzazioni, nell'ambito di attività di prevenzione e accertamento, sono pubblici ufficiali muniti di poteri autoritativi e certificativi".
Così la Suprema Corte - sentenza 38389 - ha confermato l'ammenda di 60 euro nei confronti di una signora di 62 anni che si era rifiutata di fornire le sue generalità al capotreno del convoglio sul quale viaggiava. La signora, Rosa N., aveva il biglietto ma non lo aveva timbrato. Al capotreno Gloria C., che voleva farle pagare la sanzione per omessa obliterazione del titolo di viaggio, aveva risposto che i documenti li avrebbe fatti vedere solo alla polizia ferroviaria. Secondo Rosa il personale delle FS "dopo la privatizzazione delle Ferrovie non aveva più la qualifica di pubblico ufficiale". Nonostante Rosa sia stata poi identificata dagli agenti della Polfer ai quali aveva mostrato i documenti, le resta la condanna per non averli mostrati al capotreno.
SENTENZA - ESTINZIONE REATO – RESPONSABILITA’ –PROVA CONTRADDITTORIA O INSUFFICIENTE – OBBLIGO DECLARATORIA ESTINZIONE – LIMITI
All’esito del giudizio dibattimentale il proscioglimento nel merito, in caso di contraddittorietà o insufficienza della prova, non prevale rispetto alla dichiarazione immediata di una causa di non punibilità. Tale principio di diritto ha però due temperamenti: il proscioglimento nel merito prevale sulla causa estintiva, pur nel caso di accertata contraddittorietà o insufficienza della prova, sia nel caso in cui, ai sensi dell’art. 578 c.p.p., il giudice di appello - intervenuta una causa estintiva del reato - è chiamato a valutare il compendio probatorio ai fini delle statuizioni civili; sia nel caso in cui ad una sentenza di assoluzione ex art. 530, comma 2 c.p.p., appellata dal P.M., sopravvenga una causa estintiva del reato e il giudice ritenga infondato nel merito l’appello.
STRANIERO – PERMESSO DI SOGGIORNO PER MOTIVI UMANITARI – GIURISDIZIONE - CASSAZIONE CIVILE, SEZIONI UNITE, Ordinanza n. 19393 del 09/09/2009
La domanda riguardante il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari è devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario, trattandosi di una situazione giuridica qualificabile come diritto soggettivo ed appartenente alla categoria dei diritti umani fondamentali, garantiti dall’art. 2 e 10 della Costituzione e dall’art. 3 della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo.
Condannato perchè ostenta il tradimento
La Cassazione ha confermato la condanna di un marito che infliggeva alla moglie anche la sofferenza di raccontarle i suoi tradimenti. Confermati dunque due anni e sei mesi di reclusione ad un uomo violento e prevaricatore, originario di Pescosolido (Frosinone), poiche’ e’ stato giudicato ‘‘scorretto includere l’ostentazione delle infedelta’ nella sfilza di comportamenti (insulti e percosse) che costituiscono il reato di maltrattamenti in famiglia’‘.
E' "incivile" chi non dà la precedenza ai pedoni sulle strisce . CASSAZIONE CIVILE, Sezione III, Sentenza n. 20949/2009
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