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Interpretazione delle clausole contrattuali del regolamento di condominio – Cassazione Civile, Sentenza n. 14460/2011

ln tema di interpretazione del contratto – nella specie, regolamento condominiale – ai fini della ricerca della comune intenzione dei contraenti, il principale strumento è rappresentato dal senso letterale delle parole e delle espressioni utilizzate nel contratto, il cui rilievo deve essere verificato alla luce dell’intero contesto contrattuale, sicché le singole clausole vanno considerate in correlazione tra loro, dovendo procedersi al loro coordinamento a norma dell’art. 1363 cod. civ. e dovendosi intendere per “senso letterale delle parole” tutta la …

Caso Clementina Forleo. L’obbligo di astenzione è applicabile anche ai procedimenti disciplinari del CSM – Consiglio di Stato, Sentenza n. 3587/2011

L’obbligo di astensione è in generale applicabile anche ai procedimenti amministrativi, ivi compresi quelli relativi a procedimenti disciplimari in danno di magistrati innanzi al CSM – in virtù delle previsioni dell’art. 49 del d.P.R. 10 gennaio 1957, nr. 3, e dello stesso art. 51 cod. proc. civ., che sono espressione di un principio generale di imparzialità dell’organo deliberante, la cui eventuale lesione è da verificare con riguardo alle circostanze concrete …


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Sospensione di licenza di guardia giurata e porto d’armi a seguito di procedimento penale – Consiglio di Stato, Sentenza n. 3576/2011

L’esigenza di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica impongono al titolare dell’autorizzazione allo svolgimento dell’attività di guardia particolare giurata di avere una condotta irreprensibile e immune da censure e che, nella valutazione di tale requisito, l’autorità di pubblica sicurezza dispone di un ampio potere di apprezzamento discrezionale, in funzione della pericolosità dell’attività soggetta ad autorizzazione e della delicatezza …
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Decorrenza del termine per impugnare il permesso a costruire – Consiglio di Stato, Sentenza n. 3583/2011

Ai fini della decorrenza del termine di impugnazione di un permesso di costruire il requisito della piena conoscenza non postula necessariamente la conoscenza di tutti i suoi elementi, essendo sufficiente quella degli elementi essenziali quali l’autorità emanante, la data, il contenuto dispositivo e il suo effetto lesivo, salva la possibilità di proporre motivi aggiunti ove dalla conoscenza integrale del provvedimento e degli atti presupposti emergano ulteriori profili di…
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Il silenzio assenso equivale a rilascio di concessione solo per l’edilizia residenziale – Consiglio di Stato, Sentenza n. 3582/2011

L’art. 8 del decreto legge 23 gennaio 1982, nr. 9, convertito con modificazioni nella legge 25 marzo 1982, nr. 94, che prevede il formarsi della c.d. concessione tacita per il silenzio assenso, decorso il termine di novanta giorni dalla presentazione della domanda senza che sia intervenuto e comunicato il provvedimento motivato con cui viene negato il rilascio, costituisce uno strumento eccezionale rispetto alla disciplina generale e, pertanto, ha un campo di applicazione ben definito ai soli interventi di edilizia residenziale, diretti alla costruzione di…

Esecuzione di giudicato in tema di annullamento di concessione edilizia – Consiglio di Stato, Sentenza n. 3571/2011

L’annullamento giurisdizionale del permesso di costruire provoca la qualificazione di abusività delle opere edilizie realizzate in base ad esso, per cui il Comune, stante l’efficacia conformativa della sentenza del giudice amministrativo, oltre che costitutiva e ripristinatoria, è obbligato a dare esecuzione al giudicato adottando i provvedimenti consequenziali. Tali provvedimenti non devono, peraltro, avere ad oggetto necessariamente la demolizione delle opere realizzate, il…

Limiti all’ammissibilità del ricorso collettivo – Consiglio di Stato, Sentenza n. 3575/2011

E’ inammissibile il ricorso collettivo che nulla dica in ordine alle (diverse) condizioni legittimanti e di interesse di ciascuno dei ricorrenti, in quanto tale situazione impedisce sia all’Amministrazione emanante sia (successivamente) al giudice di verificare il concreto e personale interesse dei ricorrenti e l’omogeneità degli interessi dedotti. Ne consegue che, anche in un’ottica non improntata a formalismo, la mancata specificazione, almeno nei tratti…

Formiture di farmaci. Il prodotto “originator” non è esentato dalla gara. Esclusa la trattativa diretta – Consiglio di Stato, Sentenza n. 3572/2011

E’ legittima la decisione del servizio sanitario pubblico di selezionare il fornitore di farmaci – nella specie “epoetina alfa” – in base al prezzo, dal momento che tutti i prodotti a base di epoetina alfa rispondono alle stesse esigenze terapeutiche, sono parimenti efficaci e non è possibile affermare la superiorità qualitativa di alcuno di essi (“originator” incluso) rispetto agli altri…

L’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici è legittimata a proporre appello – Consiglio di Stato, Sentenza n. 3567/2011

L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici é legittimata a proporre appello avverso la sentenza del T.a.r. che abbia annullato la segnalazione della stazione appaltante circa i provvedimenti di esclusione di un’impresa da una gara pubblica. Tale segnalazione, pur provenendo da una diversa Amministrazione (il soggetto che bandisce la gara), è un atto…

Istituto dell’avvalimento e limiti alla garanzia della libertà di concorrenza – Consiglio di Stato, Sentenza n. 3565/2011

Nelle Direttive CE, in materia di appalti pubblici, n. 18 (articoli 47 e 48) e n. 17 (articolo 54), del 2004, l’istituto dell’avvalimento è previsto con formulazione sostanzialmente identica per la quale “Un operatore economico può, se del caso, e per un determinato appalto, fare affidamento sulle capacità di altri soggetti, a prescindere dai suoi legami con questi ultimi. In tal caso deve dimostrare alla amministrazione che disporrà dei mezzi necessari, ad esempio mediante presentazione dell’impegno a tal fine di questi soggetti.” (art. 47, comma 2, della…

Dichiarazione Iva oltre i termini. Il ritardo è sempre sanzionabile – Cassazione Civile, Sentenza 13926/2011

Con la sentenza 13926 del 24 giugno, la Corte di cassazione ha ritenuto che i contribuenti che presentano la dichiarazione Iva con un ritardo di oltre trenta giorni devono sempre pagare le sanzioni, al di là del grave impedimento. Ciò perché avrebbero potuto delegare l’adempimento a un terzo.
Il fatto
Una contribuente aveva presentato la propria dichiarazione Iva con ritardo superiore a trenta giorni, ossia oltre il periodo di tolleranza previsto dalla normativa, incorrendo così nei relativi…
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Espropriazione per pubblica utilità ed avviso pubblico – Consiglio di Satato, Sentenza n. 3561/2011

Anche nelle procedure di espropriazione per pubblica utilità iniziate in vigenza della L. 241/1990, l’avviso pubblico sostitutivo dell’avviso individuale non può limitarsi alla generica descrizione dell’opera pubblica e alle generica indicazione del Comune in cui ricade, ma deve anche descrivere i terreni o edifici espropriandi, e ove possibile indicare i dati catastali degli immobili e i nomi dei proprietari catastali. Se si può consentire che nella pubblicità di massa siano omessi i dati catastali degli immobili e i nomi dei proprietari catastali, non può invece…

L’esclusione dalla gara d’appalto radica l’interesse ad agire – Consiglio di Stato, Sentenza n. 3555/2011

L’esclusione dalla gara d’appalto è idonea di per sé a radicare l’interesse al ricorso, indipendentemente dall’esito della gara stessa e dalla circostanza che in caso di ammissione l’imprenditore comunque non sarebbe risultato aggiudicatario, e dunque dalla prova che l’esito della gara sarebbe stato sicuramente o probabilmente favorevole; l’interesse al ricorso in tema…
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Riparto giurisdizionale in materia di rapporto di pubblico impiego – Consiglio di Stato, Sentenza n. 3551/2011

Ai sensi dell’art. 68 del d.lg. n. 29 del 1993 (nel testo modificato dall’art. 29 del d.lg. n. 80 del 1998, trasfuso nell’art. 63 del d.lg. n. 165 del 2001) sono attribuite alla giurisdizione del giudice ordinario tutte le controversie riguardanti il rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni in ogni sua fase, dalla instaurazione sino all’estinzione, mentre sono devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo le controversie concernenti gli atti amministrativi…

Il collocamento in quiescenza non sposta la giurisdizione innanzi alla Corte dei conti – Consiglio di Stato, Sentenza n. 3538/2011

Il dipendente pubblico, per il quale sussiste la giurisdizione esclusiva, non può che adire il giudice amministrativo, nel termine di prescrizione, ove intenda tutelare diritti derivanti dal rapporto di impiego. Ciò anche allorchè il dipendente sia stato collocato in quiescenza giacchè tale status non sposta la giurisdizione innanzi alla Corte dei conti…

Sì alla sorvegianza con agenzia investigativa se c’è il sospetto di illeciti da parte del dipendente – Cassazione Lavoro, Sentenza n. 13789/2011

Le disposizioni dell’art. 2 dello Statuto dei Lavoratori, nel limitare la sfera di intervento delle persone preposte dal datore di lavoro a tutela del patrimonio aziendale, non precludono a quest’ultimo di ricorrere ad agenzie investigative purché non sconfinino nella vigilanza dell’attività lavorativa vera e propria, riservata dall’art. 3 dello statuto direttamente al datore di lavoro e ai suoi collaboratori, restando giustificato l’intervento in questione non solo per…

Niente appropriazione indebita se cliente incassa le spese liquidate dal giudice e non le versa all’avvocato – Cassazione Penale, Sentenza 25344/2011

In caso di liquidazione delle spese giudiziali in favore della parte vittoriosa del giudizio, senza che si sia proceduto alla distrazione delle somme stesse a favore dell’Avvocato patrocinante, la titolarità delle somme è esclusivamente della parte stessa e non del legale. Pertanto, non commette appropriazione indebita chi, avendo incassato le somme liquidate dal giudice a titolo di spese legali, senza distrazione delle stesse, le incassi dalla parte soccombente senza poi versarle al proprio difensore…

Sindacabile in sede di legittimità il giudizio sulla copiatura del compito – Consiglio di Stato, Sentenza n. 3515/2011

La verifica della correttezza della valutazione della commissione esaminatrice sulla affermata copiatura concerne un elemento di fatto, di rilievo (quale presupposto per l’applicazione dell’art. 23 R.D. n. 37/1934) in quanto oggettivamente riscontrabile con ragionevole certezza e non meramente sospetto, e, quindi, attiene al piano della legittimità del provvedimento e non a profili di merito insindacabili in sede giurisdizionale…

La Cassazione afferma la risarcibilità del danno riflesso – Cassazione Civile, Sentenza n. 13179/2011

Con l’importante sentenza n. 13179 depositata lo scorso 16 giugno 2011, la Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione (Presidente, Preden – Estensore, Luciana Barreca) ha aperto una breccia verso il riconoscimento della risarcibilità del c.d. “danno riflesso”, ossia quel particolare pregiudizio che non patisce direttamente la persona danneggiata, se non appunto, di riflesso, essendo il danno afferente ad un soggetto terzo….