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"Incompatibile". Il CSM trasferisce da Milano la Forleo

Deve lasciare Milano il gip dell'inchiesta sulle scalate bancarie Clementina Forleo. Lo ha deciso a maggioranza il plenum del Csm, che ha disposto il suo trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale. Per il Csm, la Forleo con i suoi comportamenti ha creato un "disagio diffuso" nel suo ufficio giudiziario e in Procura; Procura con cui inoltre si è "incrinato il necessario rapporto di reciproco rispetto ed equidistanza". E' quanto scrive il plenum nella delibera approvata. Due le condotte contestate al magistrato: le sue dichiarazioni pubbliche ad "Annozero" su "poteri forti" che anche per il tramite di "soggetti istituzionali" avrebbero interferito nelle sue funzioni, proprio mentre da gip si stava occupando dell'inchiesta sulle scalate bancarie; e i rilievi mossi da Forleo ai colleghi della procura titolari di quell'inchiesta, con cui si spinse sino a protestare ritenendo che stessero insabbiando tutto. Le denunce ad "Annozero" sono "gravemente sproporzionate rispetto ai fatti emersi" (l'"asserito invito alla prudenza" del Pg di Milano nella gestione delle intercettazioni di quella inchiesta e le presunte "pressioni" sul Pg della Cassazione perché le avviasse un'azione disciplinare), e hanno determinato "allarme" e "discredito" sui colleghi "obiettivamente infondati". Mentre le critiche rivolte ai pm dell'inchiesta sulle scalate dimostrano un rapporto caratterizzato da "eccessiva disinvoltura", "contrario" alla deontologia e "indicativo di un pregiudizio accusatorio incompatibile con l'imparzialità richiesta". Nell'insieme è emersa una "marcata carenza di equilibrio" da parte di Forleo, una "abnorme personalizzazione" delle vicende processuali a lei affidate e una "propensione a condotte vittimistiche" , tali da determinare "contrasti, conflitti e sospetti" nei confronti di colleghi.
La decisione del trasferimento è passata con 20 voti a favore e tre contrari dei consiglieri di Magistratura indipendente e l'astensione del procuratore generale della Cassazioni Mario Delli Driscoli. A favore del trasferimento gli interi gruppi di Magistratura democratica, Movimento per la Giustizia, Unità per la Costituzione, e dei Laici di Sinistra. Favorevoli anche il vice presidente del Csm Nicola Mancino e il primo presidente della Cassazione Vincenzo Carbone.
"Lotterò fino alla fine dei miei giorni, andrò a testa alta nei tribunali per affermare il principio che la legge è uguale per tutti", dice il Gip di Milano annunciando battaglia."Sono vicende che creano sofferenza; non è facile dire ad un magistrato che se ne deve andare in un'altra sede". Queste le uniche parole pronunciate dal vice presidente del Csm, Nicola Mancino.

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