Con una sentenza a dir poco storica il giudice di pace di Bolzano, Mirta Pantozzi, in data 14.09.2007 ha condannato la Societa’ Autostrada del Brennero SpA al risarcimento del danno esistenziale subito da un automobilista a seguito della mancata segnalazione di code all'atto dell'entrata in autostrada. L'utente aveva avviato azione civile nel 2003, sostenuto dal Centro tutela consumatori utenti e difeso dall'avvocato Laura Benuzzi di Bolzano. Nel maggio del 2002, verso le 14,30 l'automobilista era entrato con la propria automobile dal casello di Bolzano Sud per raggiungere Trento, dove lo attendeva un appuntamento di lavoro, scegliendo di usare l'A22 proprio per risparmiare tempo nel tragitto.
All'ingresso del casello non vi era alcuna indicazione di interruzione della carreggiata sud. Percorsi poche centinaia di metri l'automobilista rimaneva tuttavia bloccato sulla bretella di immissione in autostrada, a seguito del formarsi di una lunga colonna di autoveicoli dovuta ad un incidente verificatosi verso le 12,45, sempre sulla corsia sud dell'A22 in localita’ «Laimburg», a circa 10 km dal casello di Bolzano Sud. L'utente rimaneva imbottigliato nel tratto interessato ed impossibilitato ad effettuare qualsiasi manovra di uscita dall'autostrada, doveva attendere fino alle 15,30 circa per riprendere la marcia, quando il traffico aveva potuto riprendere a scorrere normalmente.
L'automobilista faceva presente sin da subito per iscritto alla direzione della A22 le circostanze di cui sopra, richiedendo un risarcimento esistenziale per il disagio fisico e psicologico subito in occasione dell'accaduto. L'A22 declinava ogni responsabilita’ ed il consumatore, grazie anche al supporto del Ctcu, decideva di avviare azione civile di risarcimento nei confronti della stessa societa’, lamentando che la stessa non avesse posto in essere alcun avviso volto ad informare tempestivamente l'utenza della presenza di code lungo il tratto autostradale interessato, in conseguenza dell'incidente verificatosi quasi due ore prima.
In corso di causa, il consumatore e’ riuscito a provare con testimoni il disservizio dell'A22, e dopo oltre quattro anni dall'avvio dell'azione il giudice di pace di Bolzano ha finalmente riconosciuto la responsabilita’ dell'A22 e l'ha condannata al risarcimento di danni e spese di giudizio.
All'ingresso del casello non vi era alcuna indicazione di interruzione della carreggiata sud. Percorsi poche centinaia di metri l'automobilista rimaneva tuttavia bloccato sulla bretella di immissione in autostrada, a seguito del formarsi di una lunga colonna di autoveicoli dovuta ad un incidente verificatosi verso le 12,45, sempre sulla corsia sud dell'A22 in localita’ «Laimburg», a circa 10 km dal casello di Bolzano Sud. L'utente rimaneva imbottigliato nel tratto interessato ed impossibilitato ad effettuare qualsiasi manovra di uscita dall'autostrada, doveva attendere fino alle 15,30 circa per riprendere la marcia, quando il traffico aveva potuto riprendere a scorrere normalmente.
L'automobilista faceva presente sin da subito per iscritto alla direzione della A22 le circostanze di cui sopra, richiedendo un risarcimento esistenziale per il disagio fisico e psicologico subito in occasione dell'accaduto. L'A22 declinava ogni responsabilita’ ed il consumatore, grazie anche al supporto del Ctcu, decideva di avviare azione civile di risarcimento nei confronti della stessa societa’, lamentando che la stessa non avesse posto in essere alcun avviso volto ad informare tempestivamente l'utenza della presenza di code lungo il tratto autostradale interessato, in conseguenza dell'incidente verificatosi quasi due ore prima.
In corso di causa, il consumatore e’ riuscito a provare con testimoni il disservizio dell'A22, e dopo oltre quattro anni dall'avvio dell'azione il giudice di pace di Bolzano ha finalmente riconosciuto la responsabilita’ dell'A22 e l'ha condannata al risarcimento di danni e spese di giudizio.
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