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La camorra voleva la Lazio. Ordine di arresto per Chinaglia

Sott'accusa ci sono sia persone coinvolte nel precedente filone dell'indagine, nell'ambito del quale sono stati arrestati anche i capi degli 'Irriducibili', come Chinaglia e il faccendiere ungherese Zoltan Szlivas, che Guido Carlo Di Cosimo.


Principalmente pero' gli accertamenti della Gdf sui movimenti di denaro hanno permesso di portare alla luce il legame che c'era tra il gruppo che provo' due anni fa a togliere la societa' a Lotito e il clan dei casalesi. E' stato raggiunto dall'ordinanza, infatti, anche il boss Giuseppe Diana, che si trova ristretto in regime di 41 bis nel carcere di Opera.

Il clan camorristico dei Casalesi voleva comprare la Lazio grazie a un giro di riciclaggio che riguardava, oltre all'Italia, anche l'Ungheria e la Svizzera. Con questa ipotesi investigativa, la Guardia di Finanza starebbe eseguendo dieci misure di custodia cautelare. Tra i destinatari dei provvedimenti ci sarebbe anche l'ex attaccante biancoceleste Giorgio Chinaglia, che due anni fa sfuggì all'arresto perche' residente negli Stati Uniti. Secondo gli inquirenti, Chinaglia, che nel 2006 si definì il rappresentante di un'azienda farmaceutica ungherese interessata a rilevare la Lazio, conosceva la provenienza illecita del denaro.

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