La Corte di Giustizia europea ha pronunciato oggi due sentenze (vedi in allegato le note della Corte) contro la Repubblica italiana per violazione degli obblighi relativi alla protezione dell'ambiente. 1) La Corte di Giustizia ha deciso di condannare la Repubblica italiana per non aver adottato i provvedimenti adeguati per evitare, nella zona di protezione speciale "Valloni e steppe pedegarganiche" a Manfredonia, il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie nonché la perturbazione delle specie nel periodo precedente al 28 dicembre 1998; per questi motivi é venuta meno agl obblighi della direttiva del Consiglio 79/409/CEE (conservazione degli uccelli selvatici), e, nel periodo successivo a tale data, alla direttiva del Consiglio 92/43/CEE (conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche).2) La Corte di Giustizia ha deciso di condannare l'italia per aver autorizzato misure suscettibili di avere un impatto significativo sulla ZPS Parco Nazionale dello Stelvio, senza assoggettarle ad un'opportuna valutazione della loro incidenza alla luce degli obiettivi di conservazione della zona. In particolare si trattava della costruzione di due nuove piste da sci. Dunque, avendo omesso di adottare misure per evitare il deterioramento degli habitat naturali e degli habitat delle specie per le quali la ZPS Parco Nazionale dello Stelvio é stata costituita, é cosí venuta meno agli obblighi ad essa imposti dalle suddette normative comunitarie
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