Confermata, dalla Cassazione, la condanna al risarcimento dei danni a carico di un marito che durante un litigio violento con la moglie ne aveva offeso la madre rivolgendo, nei confronti della suocera non presente alla discussione, epiteti ingiuriosi molto volgari. La Suprema corte, infatti, con la sentenza 35874, ha respinto la richiesta del marito imputato di ingiuria e lesioni, Luigi D.B., di non considerare valida la querela presentata dalla moglie Federica C. in quanto per le parolacce proferite avrebbe dovuto presentare denuncia la suocera offesa e non la figlia.
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