I riti vudu', lungi dall'essere di natura religiosa, talvolta sono malefici estranianti che terrorizzano la persona che ne e' oggetto, soggiogandone irreversibilmente la volonta'.
Il giudizio negativo su tali riti "e' un dato di comune esperienza, acquisito al bagaglio culturale di ogni persona di media istruzione. Infatti, la forma tipica di esperienza religiosa vudu' e' la possessione, l'invasamanento e le cerimonie di iniziazione si accompagnano ai terribili riti di magia nera, come 'l'invio dei morti' e la trasformazione dell'anima di un defunto in 'morto vivente' (o zombi).
Sulla base di queste considerazioni, la Cassazione ha confermato le condanne per associazione per delinquere, sfruttamento della prostituzione, introduzione illegale nel territorio dello Stato, riduzione e mantenimento in schiavitu' nei confronti di quattro persone che avevano costituito un'associzone finalizzata alla tratta di donne nigeriane avviate alla prostituzione nel circondario di Cagliari. Le stesse, ricostruisce la sentenza, venivano assoggettate ed intimorite con riti vudu' prima della partenza, ripetuti all'occorrenza in Italia. Inutilmente i quattro imputati, gia' condannati dalla Corte d'assise d'appello di Cagliari il 20 dicembre del 2007, hanno tentato di difendersi in Cassazione, lamentando tra l'altro l'insussistenza della riduzione in schiavitu' visto che i riti vudu' non sono frutto di magia nera, bensi' manifestazione di una religione articolata in cerimonie regolarmente officiate e amministati da una chiesa organizzata che provvede a somministrare il realtivo insegnamento nelle scuole.
Sulla base di queste considerazioni, la Cassazione ha confermato le condanne per associazione per delinquere, sfruttamento della prostituzione, introduzione illegale nel territorio dello Stato, riduzione e mantenimento in schiavitu' nei confronti di quattro persone che avevano costituito un'associzone finalizzata alla tratta di donne nigeriane avviate alla prostituzione nel circondario di Cagliari. Le stesse, ricostruisce la sentenza, venivano assoggettate ed intimorite con riti vudu' prima della partenza, ripetuti all'occorrenza in Italia. Inutilmente i quattro imputati, gia' condannati dalla Corte d'assise d'appello di Cagliari il 20 dicembre del 2007, hanno tentato di difendersi in Cassazione, lamentando tra l'altro l'insussistenza della riduzione in schiavitu' visto che i riti vudu' non sono frutto di magia nera, bensi' manifestazione di una religione articolata in cerimonie regolarmente officiate e amministati da una chiesa organizzata che provvede a somministrare il realtivo insegnamento nelle scuole.
- Cassazione Penale, Sezione V, Sentenza n. 48350/2008
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