"Per il momento non cambia niente. Noi andiamo avanti, e la famiglia di Eluana porra' in atto la sentenza della Cassazione, sospendendo l'alimentazione della figlia quando lo riterra' opportuno". L'avvocato della famiglia Englaro, Vittorio Angiolini, spiega all'Agi che la decisione della Commissione Affari Costituzionali del Senato di sollevare un conflitto d'attribuzione tra Palazzo Madama e la Cassazione sul caso di Eluana non sposta di una virgola i progetti della famiglia: dopo 16 anni di attesa, la sentenza della Cassazione "rimane esecutiva, a meno che non la blocchi la Consulta in attesa della sentenza, cosa che non e' mai successa". Angiolini usa parole forti per commentare l'iniziativa del Senato, che in sostanza contesta alla Cassazione di aver concesso la sospensione dell'alimentazione della giovane sulla base di una sentenza della maigstratura aziche' su una legge. "Sono stupito dal presidente Schifani, che mobilita il Senato per questa vicenda: l'istituzione non ha piu' rispetto di se' stessa. Loro dicono che non c'e' la legge, ma dov'era il Senato negli ultimi 16 anni, da quando Eluana ha avuto l'incidente? Sollevando il conflitto di attribuzione, il Senato stesso si autoaccusa di inerzia, non avendo fatto una legge necessaria". Ma il tutto, secondo il legale, ha piu' finalita' politiche che pratiche: "In un celebre caso precedente di conflitto di attribuzione, quello sulla grazia, la Consulta decise dopo 5 mesi. E' chiaro che i tempi sono molto lunghi, mi domando qual'e' l'obiettivo dei promotori dell'iniziativa. Tra l'altro - conclude - si attacca la Cassazione, che mi pare fuori luogo. Mi dispiace, perche' stabnno trasformando questo caso in un carnevale".
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