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Lavavetri, gip di Firenze archivia le denunce

Il gip di Firenze Pietro Ferrante ha disposto l'archiviazione delle denunce fatte a Firenze tra il 28 e il 31 agosto scorso contro i lavavetri. Le denunce della polizia municipale furono fatte in base alla prima ordinanza adottata dal Comune di Firenze. Secondo il gip nell'atto si riscontra l'"Inesistenza dell'antigiuridicita' del fatto". Quest'ultima richiamava l'applicazione dell'articolo 650 del codice penale (intitolato 'Inosservanza di un provvedimento dell'autorita', punito con la sanzione dell'arresto fino a tre mesi o dell'ammenda) in caso di inosservanza del divieto a svolgere abusivamente il mestiere girovago di pulire i vetri agli incroci stradali.
Il gip ha cosi' accolto la richiesta del procuratore capo del capoluogo toscano Ubaldo Nannucci che ha rilevato l'illegittimita' del provvedimento del Comune in quanto richiamava una sanzione penale per un fatto, l'esercizio abusivo di un mestiere girovago, che la legge prevede solo come illecito amministrativo in seguito alla sua depenalizzazione.
Il gip, nella sua motivazione, ha ritenuto "dirimente" ancor prima l'orientamento giurisprudenziale della Cassazione, consolidato da oltre 10 anni, sull'applicazione dell'articolo 650 cp. Il gip ha poi ricordato che per la Cassazione, l'articolo 650 e' applicabile se l'inosservanza riguarda un ordine specifico impartito ad un soggetto determinato o determinabile. Inoltre, l'inosservanza deve riguardare "un provvedimento adottato in relazione a situazioni non prefigurate da alcuna specifica previsione normativa che comporti una specifica e autonoma sanzione". L'ordinanza di Palazzo Vecchio, ha osservato invece il gip, "e' data in via preventiva, ma ad una generalita' di soggetti, ha carattere sostanzialmente regolamentare e non ha pertanto le caratteristiche sopra indicate e quindi la sua inosservanza non puo' integrare il reato di cui all'articolo 650 cp".

Con l'archiviazione il gip ha disposto la restituzione di quanto sequestrato ai lavavetri.

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